Giovanna Mezzogiorno, il body shaming e «i tempi» del corpo femminile dopo la gravidanza

L'attrice ha presentato al Festival del Cinema di Roma il corto Unfitting: una denuncia al body shaming esistente nel mondo del Cinema, che per anni non l'ha fatta lavorare per un aumento di peso dovuto al suo parto gemellare. L'esperto: «Un corpo più morbido dopo la gravidanza è naturale»
ROME ITALY  OCTOBER 22 Giovanna Mezzogiorno attends a red carpet for the movie Unfitting during the 18th Rome Film...
ROME, ITALY - OCTOBER 22: Giovanna Mezzogiorno attends a red carpet for the movie "Unfitting" during the 18th Rome Film Festival at Auditorium Parco Della Musica on October 22, 2023 in Rome, Italy. (Photo by Daniele Venturelli/WireImage)Daniele Venturelli

Il termine body shaming (dall’espressione inglese composta da body, corpo, e da shaming, far vergognare) indica la pratica di offendere qualcuno o qualcuna per il suo aspetto fisico, ad esempio attraverso insulti, derisioni, giochi di parole, allusioni, in genere diffusi tramite l’utilizzo del social media, spesso sistematici e persistenti.

«Non esiste - secondo Save The Children - una definizione univoca del body shaming poiché si tratta di un termine che si è diffuso nella cultura popolare e nell'attivismo, soprattutto online. È una forma di violenza che sfrutta l'insicurezza corporea (la sensazione di disagio o insoddisfazione riguardo al proprio aspetto fisico) e assume spesso le forme del bullismo/cyberbullismo o dell’hate speech legati all'aspetto fisico. Il body shaming può diventare anche una manifestazione della violenza di genere, circostanza che rende bambine e ragazze ampliamente esposte ad offese e aggressioni basate su commenti negativi relativi al loro corpo: il body shaming è parte di una cultura che promuove la disuguaglianza di genere e contribuisce a una mentalità sessista».

Se ne è parlato molto a riguardo dell’uso di Instagram e Tik Tok, ma l’attrice Giovanna Mezzogiorno ha voluto portare la sua personale esperienza legata al mondo del cinema. Nessuna occasione migliore della Festa del Cinema di Roma, dove Mezzogiorno ha presentato il corto Unfitting, il suo primo lavoro da regista. La storia, interpretata da Ambra Angiolini, Massimiliano Caiazzo, Fabio Volo, Marco Bonini e l’agente Moira Mazzantini, è quella, vera, dell’attrice, che in questo caso ha il volto di Carolina Crescentini. Alla protagonista, una donna sull’orlo dei cinquant’anni e con alle spalle due gravidanze, al lavoro su un set cinematografico, viene ricordato ogni giorno e in ogni momento della giornata dalla regista, dall’ufficio stampa e dal produttore come la sua fisicità sia inadeguata, in un quotidiano susseguirsi di ordinaria crudeltà. Una sola voce si erge in sua difesa: quella di un giovane attore (la neo star di Mare Fuori Massimiliano Caiazzo).

Unfitting è un manifesto di denuncia: dopo aver dato alla luce due gemelli e non aver smaltito i chili accumulati durante la gravidanza, Giovanna Mezzogiorno non ha in pratica più lavorato. E tutto questo in virtù del suo peso. Racconta che nell'ambiente del cinema tutti, anche i suoi più cari amici, in quell'occasione le hanno voltato le spalle. E che nessuno l'ha aiutata.

Il titolo Unfitting, inadatta, appunto, è il contrario di fitting, la prova degli abiti che viene fatta prima delle riprese su attrici e attori, affinché ogni capo cada in modo giusto, adatto, e a Giovanna Mezzogiorno gli abiti non cadevano più bene.

I «tempi del corpo» dopo una gravidanza

Anche la medicina parla di tempi che, dopo una gestazione, non possono e non devono essere forzati, cercando di rientrare nel proprio peso forma in tempi record. «L’aumento di peso gestazionale – chiarisce il Professor Claudio Giorlandino, ginecologo, segretario generale Sidip (Italian College of Fetal Maternal Medicine) e direttore scientifico dell’Istituto di Ricerche Altamedica - si associa a una maggiore tendenza a non perdere più il peso dopo la gravidanza. È importante ricordare che «il corpo ha bisogno di tempo per riprendersi dal parto, si consideri che le linee guida internazionali ritengono corretto tornare al peso-forma entro 6-12 mesi dopo il parto. Le casistiche osservano che le donne in buono stato nutrizionale prima della gravidanza rientrano nei limiti entro circa sei mesi, basta dunque avere pazienza e costanza ma – avverte Giorlandino – soprattutto non bisogna iniziare diete drastiche immediatamente dopo il parto. Va poi detto che per molte donne non sarà più possibile tornare alla perfetta forma pre-gravidanza. Per molte la gravidanza provoca cambiamenti duraturi nel corpo come una pancia più morbida, fianchi più larghi e un girovita più ampio. Va accettato, realisticamente, naturalmente, il nuovo corpo».